giovedì 17 marzo 2011

150 anni della nostra Italia, un viaggio tra i Filari

In onore dei 150 anni dell'unità d'Italia, aderisco all'iniziativa di francescaV e pubblico una ricetta tradizionale della mia provincia.
Non è una ricetta scelta a caso, come ogni provincia italiana abbiamo una vasta scelta di ricette e prodotti tipici, magari anche più importanti e gustosi del Buslan, ma per me questa torta è un pezzo di storia, una fase della mia vita in cui ho iniziato ad amare con tutto il cuore la Val Tidone e tutti i personaggi che ne hanno fatto e ne fanno storia e presente!

Era estate, e per guadagnare qualche soldino avevo deciso di andare a cogliere l'uva..
Sono finita in un agriturismo "Casa Galli" a qualche km dal mio paese.
Il viaggio in CIAO tutte le mattine, tra le colline costeggiando i filari, una finestra sulla "curva più bella del mondo"  mi inebriava e mi dava l'energia per affrontare la giornata, poi tutti insieme sulla Jeep e viaaaaa!!!
L'è bella marudaaaa!!! 
Una giornata a ridere, mangiare uva e ascoltare storie di persone che tra quei filari ci sono cresciute, persone che hanno visto i tempi bui della Valle e della Vita ma che a me hanno dato un sole ed una energia infita, il sorriso prima di tutto.
Poi pranzo tutti assieme, Vino e ancora vino, ritorno alle viti un po' storta, il rintocco delle campane che dava la cognizione del tempo (quando si riusciva a contarle nel modo giusto!!!) e... fine! tutti a casa, ma prima merenda e ancora qualche chiacchera con Buslan e vino!!
Il Buslan non è sofficissimo e diventa un po' secco, per questo lo si intinge nel vino, per ammorbidirlo un po e dargli un po di sapore ancor più nostrano!

Avevo 17 anni, e il resto della combricola (senza contare Alessandra e Alberto ai quali mando un pensiero fortissimo!) era intorno ai 60 facendo una media... e sapete una cosa?  E' una delle cose che meglio ricordo di quelle estati e per altri due anni sono stata con loro a ridere delle loro storie tra i filari!
Un pensiero forte a Camillo, Giuliana, Teresa, Daniele, al Luli ( ed agust! come tutte le volte ripeteva il Camillo!) ed al Dott. Bosi, a chi c'è, e a chi non c'è più... ogni volta che sforno il Buslan il mio pensiero torna a voi!

Sara


BUSLAN, La ciambella Piacentina


INGREDIENTI:
400 g di farina,
180 g di zucchero
100 g di burro
3 uova
mezzo bicchiere di latte o di vino bianco
una bustina di lievito
la buccia di un limone gratuggiata
un pizzico di sale



PREPARAZIONE:

Rovesciate sull'asse per la pasta la farina, nel centro mettete zucchero, uova, burro a pezzetti, la scorza di un limone gratuggiata, un pizzico di sale, il latte o il vino bianco e il lievito.
Lavorate per bene il composto, fatene un grosso rotolo, unite le estremità e disponetelo su una teglia imburrata. Lasciate in forno per trenta minuti circa.
Prima di infornare si può cospargerla di granelli di zucchero o di mandorle tritate.


Ricetta presa dal Sito della Confraternita dei Grass



mercoledì 9 marzo 2011

Love is Home

...or i thoough it was.
mi torna più facile parlare con le parole di un libro, o con canzoni invece che lasciarmi andare alle parole, il mondo del blog è nuovo e questo diventa un po un diario di viaggio, e nel viaggio ( che sia verso paesi lontani o semplicemente verso casa) le emozioni sono la strada principale...quel sentiero lungo e tortuoso che ci porta a scoprire, continuare e a volte..cambiare strada.

"You're just afraid to let go of the last bits of David because then you'll really be alone, and Liz Gilbert is scared to death of what will happen if she's really alone. (...) So stop using David to block that door. Let it go. (..) You're wishing too much. " (Eat Pray Love, Elizabeth Gilbert 2006)

I've always done it I guess.

Sara