martedì 21 agosto 2012

In Porto Veritas


Portogallo.
Maggio 2012.



Un momento che ho aspettato a lungo, dopo giorni di progetti che sembravano non andare da nessuna parte e telefonate a vuoto. Ma ce l'abbiamo fatta. Il giorno della partenza è arrivato in punta di piedi e ha dato una rinfrescata ai pensieri assopiti, immergendomi in una storia di tradizioni tramandate, tra i sentieri che percorrono lentamente i vigneti, in luoghi dove un bicchiere di Porto ha il sapore di amicizia.
La genuinità delle cose la ritrovo nel verde del Portogallo, che con il suo modo di vivere che scorre ancora lento e rurale, mi porta a riflettere sui valori della vita e sul mio percorso.

Tra i vigneti lungo il fiume Douro (il fiume d'oro) mi sono trovata a pensare a quel freneticare che ritma il mio quotidiano ed alle aspettative per trovare la tanto aspirata "destinazione". In quei vigneti, guardandomi attorno, in un luogo dove la semplicità regna sovrana, per un istante mi sembra davvero di aver trovato tutto.

Non sono una gran amante del vino e mai avrei pensato di trovare così affascinante e piacevole tale scoperta. Ma il Porto, in questa quinta immersa nel verde, mi insegna (cosa non fanno un paio di bicchieri di vino!):

Per apprezzare pienamente qualcosa bisogna saperlo coltivare con il cuore.
Arriviamo dopo chilometri di stradine e tornanti nella meravigliosa valle del Douro, una regione aspra e montagnosa che incornicia il corso del fiume. Abbarbicati sui pendii le storiche Quinte, tra cui quella di Fonseca che decidiamo di visitare.
Nonostante il territorio sia scosceso è l'unica regione dove possono essere coltivate le uve per produrre il Porto, dove infatti, grazie al terreno ed al clima, i grappoli acquisiscono quelle caratteristiche organolettiche uniche al mondo.
Non è semplice costruire e mantenere dei vigneti su questi pendii. Non è semplice trovare la perfetta combinazione di vitigni. Ma la volontà di questi agricoltori e la voglia di creare qualcosa di speciale fa si che tutto ciò accada.

Impara dalle esperienze passate
Il vino Porto, dolce e corposo che conosciamo e amiamo oggi, si è evoluto nel corso di diversi secoli. Nei primi anni del 1600, per soddisfare la richiesta di importazione da parte del popolo britannico di vino ed altri prodotti europei, iniziò uno scambio di merci tra cui frutta secca, olio d'oliva e vino. I vini commercializzati inizialmente erano vini leggeri, secchi, che non sopportavano bene il viaggio verso il Regno Unito. Questi vini dal 9-10% in volume alcolico, erano trasportati botti, e soffrivano durante il viaggio di forti sbalzi termici,ossidazione e contaminazioni. I commercianti quindi iniziarono ad esportare vini più robusti provenienti dalla valle del Douro.
Durante il trasporto però la fermentazione continuava, e di conseguenza per risolvere il problema, fu aggiunto al vino del brandy con lo scopo di bloccarne la fermentazione e stabilizzarlo durante il viaggio (oggi viene aggiunta grappa di vino al mosto).

Tratta chi ti è a cuore con il dovuto rispetto
Verso settembre le uve, maturate con l'intenso calore estivo, vengono vendemmiate a mano e successivamente pigiate nei "lagares"(grandi recipienti di pietra) dai vendemmiatori. Questo procedimento secolare continua ad essere il migliore per estrarre colore ed aroma dalle bucce dell'uva.

Allarga i tuoi orizzonti
Le uve, mostate vengono fatte maturare per due anni in grandi tini e trasportate a Vila Nova de Gaia, nel distretto di Oporto, dove il clima mite della costa atlantica aiuta a mantenere la freschezza e l'umidità delle cantine. Qui, la fermentazione continua a seconda del tipo di vino, alcuni continueranno a maturare nei grandi tini, altri verranno messi in piccole botti, ed altri ancora continueranno la loro fermentazione in bottiglia.

Sii paziente, credici e persevera e troverai il sogno "Vintange" (e se non va bene quest'anno, sia mai che l'anno prossimo sia migliore...a volte non tutto dipende da te!)

Il carattere e lo stile di un Porto dipendono non solo dall'origine delle uve e dalla vinificazione, ma anche dal metodo di invecchiamento. I Porto principalmente son divisi in due gruppi: quelli che invecchiano nel legno e quelli che invecchiano in bottiglia. Dei primi alcuni come il Ruby e il LBV (LateBottledVintage) invecchiano in tini di grandi capacità dove il vino mantiene il suo carattere vigoroso e fruttato. Altri come i Tawnies iniziano in grandi tini e successivamente vengono spostati ad invecchiare in piccole botti di rovere per un periodo che varia dai 10 ai 40 anni. Da questo lungo processo di invecchiamento si ottengono vini di colore più tenue, ma da un sapore ricchissimo, il classico Porto per intenderci.
Ed infine il Vintage.
Un annata Vintage è il sogno di ogni viticoltore della valle del Douro.

Il Vintage è il più pregiato tra i vari tipi di Porto: viene fatto fermentare due anni nei tini come tutti gli altri, e successivamente imbottigliato. Nel vetro scuro la fermentazione continua per decadi (minimo 20 anni), rendendo il vino sempre più speciale. Le annate Vintange vengono decise da una commissione nazionale, che in base a caratteristiche organolettiche specifiche del vino, ne riconoscerà la dote.



Le bottiglie di annate Vintage alla cantina Graham's a Porto vengono conservate nei sotterranei come un tesoro, li dove la temperatura scende e l'umidità è ideale.
Si procede lungo un corridoio ad arcate, sotto le quali le bottiglie sono ordinate per anno e coricate per mantenere il tappo di sughero portoghese umido ed impedire all'aria di entrare.
I viticoltori ogni anno impiegano energia e sacrificio dando il massimo per ottenere un buon vino; il loro impegno alle volte è premiato, ma ci sono momenti in cui per diverse ragioni (anche semplicemente il destino) non riescono ad ottenere quello a cui ambiscono. Il sogno Vintage.
Ma con tempo, perseveranza e buona volontà otterranno sicuramente grandi gratificazioni.
L'impegno messo per realizzare il proprio sogno sarà tale che a prescindere dalla riuscita finale il percorso sarà già una vittoria, e se durante la strada qualcosa dovesse cambiare, non per questo dovrà essere un dramma. Ci saranno sempre un Tawny, un Ruby, o LBV che renderanno un annata speciale.









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