martedì 13 marzo 2012

"These boots are made for walking"



Un invito per un sunday roast non si rifiuta mai.
Londra è una grande metropoli, offre qualsiasi cosa ma, in quanto a genuinità, diciamo che lascia un po' a desiderare. 
Ci provano, e lo fanno davvero, ma i parchi non sono campi, gli scoiattoli sono più furbi di noi umani e riconoscono quandono li si prende per i fondelli tentando di attirarli con la mano socchiusa.. e i rumori, quelli non si possono proprio nascondere!

Domenica scorsa vengo invitata da un amica a casa sua nella country side, per un pranzo domenicale a regola d'arte e per veder quell'Inghilterra fatta di prati infiniti, tranquillità e puddles che ancora non avevo visto.
Si parte da London Bridge la mattina sul tardi e già dopo 15 minuti di viaggio in treno il paesaggio dal finestrino inizia a diradarsi: tra i palazzi vittoriani e quelli ultra moderni (tipico mix della east end), ampi e verdi prati prendono la meglio sulla città.

Tram tram, tram tram...il treno va, le nuvole si accumulano nel cielo ricche di pioggia e dopo poco si arriva a Sevenoaks un paese del Kent, meta finale del mio viaggio sui binari.
Da li, in macchina partiamo verso Hever.
Mi accoglie all'entrata Bella, il cagnolone, poi Alice e mi introduce la famiglia. Prepariamo il "chicken" (già imbottito di cipolle e limone) massaggiandolo con burro salato e avvolgendolo in una coperta di bacon, poi lo inforniamo...Il nostro pollo richiede 40 minuti di cottura...giusto il tempo per una camminata e una Ale al local. (e che Local!)
Indosso i miei Wellington boots e ci avviamo per i campi, mentre una pioggerella rende tutto so british che mi sembra quasi di essere in un racconto. Con gli stivali mi tuffo nelle pozzanghere, l'aria è fresca, le pecore fanno da sfondo alla nostra passeggiata, mentre Bella si diverte a farsi un bagno dentro il canale.
Il local pub è "The Wheatsheaf".
"Behind the pretty hung-tile exterior is a small Tudor hall, its origins are 14th century and it’s though to have been a hunting lodge owned by HenryV. Whatever its provenance it’s a beautiful building with a high oak vaulted frame, open studding and exposed brickwork. At its centre is a sturdy chimney stack with large open fireplaces either side. In the main bar the stone mantle is signed and dated 1607.
The walls are covered in a collection of weapons, farm implements, stuffed animals, musical instruments and exotic unidentified items, possibly African. All this ‘stuff’ adds to the relaxed and cosy atmosphere.  "
L'ambiente è caldo ed accogliente, un grande camino che si apre su due stanze, tavoli in legno e cani. Nei pub "fuori porta" si trova sempre una ciotola d'acqua fresca per i cani e il manager oggi porta a Bella some treats per coccolarla un po, alla fine fuori piove e anche lei si merita un po' di ristoro. 
Si beve e si chiacchera. Iniziamo ad intrattenerci con i signori sulla sessantina che siedono al tavolo accanto al nostro..E qui, nel Kent ho la prova che gli inglesi non sono così chiusi e freddi come si dice comunemente ( i londinesi un po' si...). Sfato il luogo comune e parlo liberamente con tutti. Sono una straniera in kent oggi faccio pure folklore! Una giuoia per il mio inglese, poi quando la birra scende amarognola e il camino scoppietta tutto sembra più facile.
I minuti passano ed il nostro pollo ci aspetta caldo e croccante nel forno. (Yummy)

Il Sunday Roast è un piatto tradizionale britannico a base di carne servito generalmente la domenica o durante le principali festività con alcune piccole varianti. E' composto da carne (che può essere chicken, pork, beef, lamb, nelle feste natalizie turkey), patate al forno, parsnip,  accompagnato anche da verdure bollite e da salse (il famoso quarto ingrediente assurdo per cui è famosa la cucina inglese) che variano tra Horseradish sauce(rafano), Apple sauce, Cranberry sauce, Breadsauce, Mint sauce e chi più ne ha più ne metta. Parte fondamentale del Sunday roast è lo Yorkshire pudding che deve essere sommerso insieme al resto del piatto da un abbondande colata di succulenta Gravy
La nascita del piatto va rintracciata nello Yorkshire all'epoca della Rivoluzione industriale quando la carne non si mangiava tutti i giorni: la domenica, giorno di festa della settimana, dopo la funzione religiosa, le famiglie si radunavano e mangiavano carne.
Rientriamo i casa, gli stivali vengono messi ad asciugare su una rastrelliera che si trova fuori dalla porta principale. La tavola è apparecchiata a festa e il padre taglia il pollo. Sono finita in un episodio di Seven Heaven versione moderna e non me ne sono accorta? 



Durante il pomeriggio, con la panza piena, andiamo a vedere la zona di Hever Castle.  
Ci incamminiamo passando in un fitto bosco. In una radura abbracciata e protetta dalle piante, delle grotte sono state scavate secoli fa a scalpello nella roccia. Si vedono le linee lasciate dal duro lavor manuale, le pareti imperfette e tanto buoio. Ci sono tre ingressi ed una incisione su di una parete dice qualcosa tipo: “finchè il re non mi troverà sarò salvo”...è parzialmente cancellata e coperta di muschio. Due ingressi sono accessibili e internamente collegati tra di loro.

Entriamo con una torcia.  Dopo una piccola discesa arriviamo ad una stanza, dove una grande roccia spostata la cui sagoma combacia perfettamente con l'entrata è appoggiata ad una parete. Mi guardo intorno ma purtroppo, come mi capita spesso quando mi sale l'adrenalina, non ricordo cosa ho visto esattamente nella stanza! Essere al centro di una grotta nel buoio totale non è cosa che mi capita tutti i giorni.. Continuando a camminare per il corridoio arriviamo a delle scale che portano verso l'alto, sempre solpite nella roccia...infondo alle scale una luce...e un uscita, bassa e stretta, tanto che dobbiamo andare a carponi.
 La terza entrata è parzialmente sotterrata, ma dalla foto si vede un lungo corridoio. Voci dicono che sia un passaggio segreto per Hever Castle che passa sotto il lago.
Queste grotte sono state sicuramente un nascondiglio secoli addietro, forse per chi viveva nel castello o per qualche progioniero, ma quasi certamente utilizzate anche come base o come infermeria durante la seconda guerra mondiale.



Il Castello al di la dal lago apparteneva ai poderi di Henry VIII, ed è li che iniziò a corteggiare Anne Boleyn, che divenne successivamente la sua seconda moglie. La storia di questo regnante è complicata quanto affisciante. La sua ricerca di un erede maschio ( o il suo spirito libertino) lo hanno portato ad avere 6 consorti. 
Nel Castello, nel XVI secolo, hanno vissuto Henry VIII and Anne Boleyn. Henry era già sposato con Catherine of Aragon in prime nozze, e pur avendo avuto un affair con la sorella di Anne, decise di voler sposare quest'ultima e per farlo trovò il modo di annullare il precedente matrimonio, cambiando così la storia religiosa e politica dell'Inghilterra, nominandosi Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra, togliendo il potere decisionale sulla chiesa anglosassone al Papa, che si opponeva al divorzio.
Nel 1533 si celebrarono le nozze di Enrico e di Anna Bolena.
Alice racconta, mentre camminiamo in riva al lago del pegno d'amore che Henry fece ad Anne regalandole due cigni come simbolo di amore eterno. La storia vuole, che quando la loro relazione finì ed Anne decapitata perchè accusata di stregoneria venne decapita, Henry fece uccidere anche il cigno femmina per scindere quel patto, e se lo mangiò! (ognuno reagisce alle separazioni a modo suo...!)
Guardo il lago, ed il cigno è uno solo.. adoro come gli inglesi si radichino su certe tradizioni, e si siano ostinati nei secoli a lasciare un solo cigno nel lago. 
Camminiamo lungo le rive, mentre il cielo si fa cupo, la sera arriva anche in Kent e noi ci troviamo abusivamente in un parco dove si parla di decapitazioni e misteri! nice!
Ci riavviamo con la pila verso le macchine, arrivare al castello è impossibile.
Giusto il tempo per una pinta al pub per ristorarci e poi via di nuovo verso la città, questa volta arricchita nello spirito di aria di campagna, di casa e storie interessanti da portare con me!

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