giovedì 14 ottobre 2021

Mi sono persa nel quotidiano

20 Aprile 2019

Non ho ben capito quando e come sia successo, ma ad un tratto il tempo è diventato un estraneo, ed ho iniziato a sentirmi ferma.  Organizzare un viaggio sembra un impresa titanica, tra un impegno di lavoro e l'altro, tra la lavatrice e le bollette, tra un corso e una festività.
Mi muovo, ore di treno ogni giorno, ma la sensazione è di stallo. I posti sono sempre gli stessi e la routine la fa da padrone. Come ho potuto lasciare la meglio alla quotidianità?

Trasferisciti a Londra e tutto diventa immediatamente un vortice di emozioni. Ma quella Londra fatta di primi lavoretti, alcol a fiumi e nuove amicizie, dopo poco diventa stretta anche a lei e lascia (per fortuna) spazio a quei sogni che erano rimasti un po timidi, nascosti nel lato più segreto del cassetto. E allora ci provi, una volta...due....e non lasci che i fallimenti determinino quello che sei o che diventerai. E poi accade che ti innamori. E lo fai per caso, di una persona lontana. Questa mania delle relazioni a distanza! Mi sono auto analizzata allo sfinimento e ancora non ne sono venuta molto a capo. Cosa porta ad attaccarci al sogno di una persona lontana. Nel mio caso penso sia stata la disperata ricerca di una persona che scegliesse me. Che scegliesse me e il mio amore per Londra. Perché infondo, il primo amore non si scorda mai. E il mio primo amore è una città.
Allora i viaggi iniziano ad essere limitati a casa- Londra, Londra -casa, con qualche piccola deviazione in giro per l'europa, ma quella sensazione di avventura viene a mancare...e piano a piano inizia a portare a delle domande, e a logorare quello che credevi un amore duraturo. Ero convinta che questa persona potesse fare il passo e dimostrarmi che valevo il rischio. Ma se sto scrivendo tutto questo è chiaro che non è andata come previsto, e che Londra, da amante gelosa, mi ha ripreso prontamente indietro, mettendo in chiaro le mie priorità. E mentre i sogni si costruiscono ed iniziano ad essere un pochino veri, ti accorgi che i tuoi sogni non sono fatti di coppia, non prevedono figli. Sei normale? Non lo so sinceramente.
E mi innamoro ancora. Questa volta di un 'local' che però è più territoriale di uno della peschiera. Ma è amore o stai ancora cercando qualcuno che scelga te. Perché in questo caso diciamo che è palese, dopo arrovellamenti di fegato, notti in bianco, un progetto per monitorare i miei sbalzi d'umore ed ore di terapia, che questa non è la persona per me. E io allora ci vado a vivere insieme. Ed ogni sera quando ritorna dal lavoro e tutto il suo mondo si rigira sui suoi bisogni, io mi chiedo dove mi sono persa. Di come questo quotidiano abbia rallentato la mia voglia di esplorare. Ma l'ha rallentata il quotidiano o la stupida attesa che la persona al mio fianco voglia viaggiare ed esplorare con me. Perché ci fissiamo con persone che non sono fatte per noi, quando invece potremmo stare per conto nostro e continuare comunque a seguire i nostri sogni ma a cuor più leggero. Perché lasciare andare fa sempre paura. La solitudine spaventa, ma la solitudine è ancora più spaventosa quando la senti mentre siete in due nella stessa stanza.
E come dici la Yaya

E...quindi?

Quindi voglio andare ancora in india.
A vivere, un po' la un po qua.
Questi sono gli amori della mia vita.
Coltiviamo quelli che valgono e lasciamo andare quelli che fanno soffrire.
Ma la quotidianità è fatta anche di cose che riempiono il cuore. Il mio lavoro, i miei bambini. Trova una persona che renda la tua quotidianità più interessante invece che renderla una palla atomica senza stimoli.

Forse questo non posso pubblicarlo....
Ma posso tenerlo come referenza personale. E anche se lo pubblico...chi mai lo leggerà!